mercoledì 2 gennaio 2019

Riforma Concorso Docenti: in che modo aumenterà il Precariato e l’illusione dell’Assunzione



Il Ministro Bussetti descrive i cambiamenti nella Scuola approvati nella legge di Bilancio 2019 nel comunicato Stampa pubblicato dal MIUR: Manovra,Bussetti: “Contiene misure concrete e getta le basi per il lavoro dei prossimimesi”

Il testo comincia con questa affermazione: “Un nuovo modello di reclutamento degli insegnanti, pensato per consentire un più rapido accesso alla cattedra ed evitare la lunga trafila del precariato nella Scuola” e continua, più avanti, sulle assunzioni a TI a TI “Apriamo le porte della Scuola ai giovani che vogliono insegnare: avremo concorsi snelli e banditi regolarmente. Chi vince va in cattedra: niente più anni infiniti di precariato prima del contratto a tempo indeterminato. Nella fase attuativa terremo naturalmente conto anche di chi ha già fatto un percorso di insegnamento che dovrà essere valorizzato”.

Vediamo prima gli aspetti positivi: effettivamente il percorso sarà più snello e garantirà anche ai neolaureati la possibilità di accedere a questa professione. Si supera il temuto FIT che prevedeva 2 o 3 anni di tirocinio a stipendio ridotto.

Si apprezzano anche le intenzioni di valorizzare i docenti precari che hanno già avuto esperienze di insegnamento. Ma la domanda è: come?

POSSIBILI SCENARI DELLA SITUAZIONE POST CONCORSO 2019

 

Probabilmente il servizio avrà il suo peso nella tabella di valutazione dei punteggi, ma la quota del 10% dei posti a tempo indeterminato riservati a chi ha 3 anni di servizio sembra molto riduttiva come “valorizzazione” del merito di docenti che da anni occupano circa 100.000 posti in Organico di Fatto (supplenze al 30/06), anche perchè in questa qupercentuale potrebbero essere inclusi anche i docenti già di ruolo e gli abilitati. La soluzione, invece, di tutelare chi ha 3 anni di servizio al 31/08, risulta altamente discriminante, come già discusso qui: Link.

Ma quello che è completamente in contrasto con i futuri scenari nell’ambito del reclutamento dei docenti a tempo determinato e indeterminato è il concetto della riduzione del precariato

Ricordiamo che ogni anno, oltre ai posti vacanti e disponibili per le immissioni in ruolo (o in mancanza di aspiranti per supplenze al 31/08) si rendono disponibili un numero elevato di posti che non sono vacanti e pertanto non sono considerati “stabili”. Questi sono i posti in Organico di Fatto che continueranno ad essere assegnati ai docenti in Assegnazione Provvisoria o dai precari con contratti al 30/06. Tali posti continueranno a sussistere e di conseguenza continueranno ad essere occupati da docenti con contratti a Tempo Determinato e quindi precari

Inoltre, fino ad ora l’ordine di convocazione era: I fascia (abilitati inseriti in GAE), II Fascia (abilitati non inseriti in GAE), III Fascia (non Abilitati). Negli ultimi 4 anni non ci sono stati percorsi abilitanti. Quindi molti docenti hanno svolto 3 anni (o più) di servizio e non hanno avuto la possibilità di abilitarsi

Con questa riforma tutti coloro che superano il concorso con il punteggio minimo (7/10 per ogni prova), conseguirà l’abilitazione anche se non risulta vincitore. Tali “aspiranti docenti”, a meno di ulteriori fantasiose riforme relative alle GI e alle assegnazioni delle supplenze, potranno iscriversi in II Fascia di GI, andando a rimescolare e rivoluzionare per l’ennesima volta la posizione dei precari nelle GI.


CONSEGUENZE PER I SUPPLENTI

 


Questo porterà a 2 inevitabili conseguenze: 

1) Chi non supera il concorso avrà molte meno possibilità (in alcuni casi nessuna) di ricevere una convocazione ed essere individuati per una supplenza.
2) Le GI di II fascia si riempiranno di nuovi aspiranti docenti abilitati, ("giovani" neolaurati o "vecchi" precari), ma non vincitori di concorso, che continueranno a lavorare ogni anno per la scuola senza alcuna possibilità di stabilizzazione, oltre al successivo e ipotetico concorso.

Ricordiamo che il concorso verrà bandito solo nelle regioni in cui i posti per il ruolo sono disponibili e per il numero preciso di posti. Questo significa che se in Campania sono disponibili 30 posti per la classe di concorso AXX, ma partecipano e superano le prove 200 persone, saranno vincitori soltanto 30. Gli altri 170 (più tutti quelli che hanno fatto il concorso in altre regioni dove magari pensavano di avere maggiori possibilità) andranno ad infoltire le fila del precariato di II Fascia, sia nel caso in siano stati precari già da prima, sia se si tratterà di “giovani neolaureati”, aspettando il successivo concorso che chissà quando verrà bandito perché come spiegheremo nel prossimo post, è impossibile in questo momento e con questi numeri bandire ed espletare concorsi ogni 2 anni, discorso motivato e approfondito qui: 

Concorso Docenti ogni due anni: Una Promessa da Marinaio

 


In questo contesto, frasi come “evitare la lunga trafila del precariato nella Scuola” o “niente più anni infiniti di precariato prima del contratto a tempo indeterminato”, fanno quantomeno sorridere.

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