martedì 17 dicembre 2019

I sette doni di Partenope



Presentiamo il nuovo libro di storie di Annarita Tranfici e Maria Rosaria Compagnone:

I sette doni di Partenope

Un viaggio attraverso la storia e le tradizioni che avvicina i bambini alla conoscenza del territorio, con una narrazione semplice e avvincente; il tutto condito dalle simpatiche illustrazioni di Angelo Errotti che rendono la lettura un piacevole passatempo.



Miti, leggende, superstizioni: la città di Napoli vanta un patrimonio di storie e credenze popolari enorme. Tra le figure più affascinanti della tradizione napoletana c’è sicuramente ‘o munaciello, lo spiritello abusivo che avrebbe accesso a tutte le case attraverso i pozzi e i canali di scolo del centro storico.



I sette doni di Partenope è una raccolta che riprende le storie e le leggende più care all’immaginario popolare per narrarle ai più piccini ma non solo, è un bel libro anche per adulti, acquistabile anche online a questo link: acquisto online



Attraverso Martine e Victor, i gemellini francesi in visita a Napoli, tutti i bimbi potranno percorrere un itinerario fantastico alla scoperta di Napoli Sotterranea, Palazzo Donn’Anna, l’Ospedale delle bambole e altri luoghi suggestivi popolati da presenze uniche e magiche.



Dalla sirena Partenope a Colapesce, dalla malvagia regina Giovanna all’eterea figura della Bella ‘Mbriana, i piccoli lettori potranno rivivere storie e miti legati alle emozioni, ai colori, ai suoni della loro città affinché possano appropriarsi di un patrimonio secolare che appartiene anche a loro.



Gli autori sono disponibili per work shop nelle scuole e nei centri culturali.



Per contatti, consultare la pagina Facebook: la voce di Partenope.



Per acquistare il libro online cliccare su questo link: acquisto online






sabato 7 dicembre 2019

Pixel art: decorare il Natale con il coding utilizzando materiali di recupero



Presentiamo questa attività svolta dalla collega Sara Piva, che gentilmente condivide con noi.
In questo lavoro è stata applicata la strategia del coding per creare una decorazione natalizia, utilizzando materiali di recupero.

E’ stata data nuova vita a bicchieri di plastica riciclati e a pezzi di carta colorata avanzati da altre attività.

Arte, coding, matematica, logica, attenzione all’ambiente, lavoro di gruppo, cittadinanza sono solo alcuni degli aspetti che si possono potenziare con questa attività di natura interdisciplinare che coinvolge varie materie e sviluppa diverse competenze trasversali.

Obiettivo del coding è quello di sviluppare un pensiero computazionale, che consiste nel dividere il processo in diversi passi, così che ci si possa dedicare alla risoluzione di ogni singolo passo (che risulta più semplice, in quanto circoscritta) e poi arrivare alla soluzione di tutto il problema.

Per avviare i bambini a questo processo uno dei metodi che si può utilizzare in maniera ludica e costruttiva è la Pixel art, che consiste nel creare immagini con l’uso di quadratini che ricordano i pixel delle immagini digitali.



Realizzazione dell’attività


Per svolgere questa attività bisogna prima preparare un codice attraverso il quale si verrà a formare l’immagine finale.

Ogni riga del codice contiene le informazioni per colorare i pixel della riga di una tabella:



In questo caso però il codice non è stato applicato ad un foglio di carta ma a una rete di bicchieri di plastica riutilizzati fissati ad un cartone da imballaggio e decorati con pezzi di carta colorata, scarto di altre attività (possono essere fazzolettini di carta oppure avanzi di ritagli di carta velina o crespa).



Seguendo il codice i bambini hanno aggiunto il foglio di carta del colore indicato nel punto corretto della tabella.



Il risultato finale è un grazioso albero di Natale realizzato interamente con materiali di recupero nel pieno rispetto dell’ambiente.




Grazie alla docente Sara Piva e ai bambini della scuola che lo hanno realizzato.

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lunedì 2 dicembre 2019

Requisiti per l'accesso alle Graduatorie d'Istituto III fascia: neolaureati e nuovi inserimenti


Nel 2020 riapriranno le Gradutorie d'Istituto di III fascia, destinate a coloro i quali hanno i requisiti, ma non sono abilitati.

Per poter insegnare è necessario un titolo di studio valido che può essere una Laurea Magistrale, Specialistica o Vecchio Ordinamento oppure un Diploma.

Le Lauree Triennali non danno accesso all'Insegnamento.

Per verificare se il proprio titolo di studio è valido per insegnare si può consultare queseto link della FLC CGIL: titoli di accesso alle classi di concorso

Nel 2020 secondo, la normativa precedente, solo chi era già iscritto nelle GI di III fascia per il 2017/2019 avrebbe potuto aggiornare il punteggio, mentre sarebbero state chiuse per i nuovi inserimenti.

Invece, si stanno discutendo in parlamento in questi giorni degli emendamenti specifici per la scuola che consentirebbero a tutti coloro che hanno titolo valido, di iscriversi nelel Graduatorie di III fascia, dalle quali le scuole attingono per eventuali supplenze, anche se non sono mai stati iscritti in GI.

La novità, però, è che oltre al titolo di studio, per le materie (Classi di concorso) per le quali è necessaria la laurea Magistrale o Vecchio Ordinamento, sarà neccessario anche acquisire 24 CFU in discipline Antropo-psicopedagogiche.

I 24 CFU devono essere universitari. Coloro i quali non li possseggono possono richiedere l'iscrizione a corsi universitari specificio per l'acquisizione dei 24 CFU. Attualmenmte sono disponibili percorsi proposti da univeristà private telematiche.

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