Nonstante dal 2015 la "vecchia" relazione finale sull'anno di prova dei docenti neoimmessi in ruolo e con passaggio di cattedra sia stata sostituita dal Portfolio online su INDIRE e dal relativo Dossier Finale, ci giungono diverse richieste di modelli ed esmpi di relazioni finali sull'Anno di Prova
Sembra infatti che diversi Dirigenti Scolastici richiedano, oltre al materiale compilato e scaricato da INDIRE, anche una relazione finale per motivi non meglio specificati.
Ricordiamo ancora una volta che il Dossier che viene generato dalla piattaforma corredato dalle altre sezioni della piattaforma stampabli e allegabili, sostituisce la Relazione Finale.
Ciò nonstante, per venire in contro alle richieste dei nostri lettori, proponiamo un esempio di relazione finale dell'Anno di Prova .
Tale relazione non è obbligatoria.
Il Format, inoltre, non è un modello ufficiale, ma è da intendersi come un momento di condivisione e confronto tra i docenti neoimmessi in ruolo, essendo molto personale e quindi un semplice esempio di come potrebbe essere realizzata una relazione finale.
La
data finale dell’anno di prova ossia la convocazione del Comitato di
Valutazionesi avvicina. Aumentano i dubbi dei docenti neoimmessi o che hanno
ottenuto il passaggio di ruolo, soprattutto se la scuola non fornisce
indicazioni precise su cosa consegnare al Comitato.
Di
solito i documenti del docente in prova da consegnare al comitato sono:
- Dossier
Finale: comprende Curriculum Formativo, Laboratori Formativi, Attività
Didattica (scheda di progettazione e riflessioni). In molti casi gli allegati
caricati nella sezione “documentazione dell’attività Didattica” non vengono
riportati nel PDF del Dossier che genera la piattaforma. In tal caso possono
essere stampati a parte e allegati manualmente al Dossier. Altre informazioni su come scaricare ilDossier finale sono disponibili qui: Dossier Finale INDIRE NEOASSUNTI 2020: Esportazione del Portfolio
- Bilancio
Iniziale e Finale, Bisogni Formativi Futuri: sono da allegare al Dossier, cioè
da stampare a parte. Sta al docente scegliere se rilegarli insieme al Dossier
oppure allegare a parte.
- Attestato
di Partecipazione/Frequenza alla Formazione presso scuola Polo (laboratori formativi e incontro iniziale e finale)
In
molti casi i docenti in formazione hanno prodotto altri materiali come Registro
del Peer to Peer, schede di osservazione, progettazione più dettagliata dell’unità
didattica, lavori prodotti nei laboratori ecc. Questi materiali possono essere
consegnati, ma non c’è una norma specifica. Si rimanda a cosa viene deciso dal
Dirigente Scolastico anche in riferimento alle indicazione dell' USR della
propria regione. Di solito non vengono consegnati i questionari di monitoraggio
finali.
Power Point
Alcuni
docenti preferiscono elaborare anche una presentazione in Power Point del
proprio lavoro, per esplicitare meglio la progettazione e lo svolgimento delle
proprie attività e/o per mostrare la documentazione e quindi foto video o
elaborati degli alunni.
La
presentazione del Power Point non è obbligatoria e non è detto che il Comitato
di Valutazione voglia vederla, soprattutto se i tempi sono stetti. Onde
evitare, quindi di fare un estenuante lavoro al quale potrebbe non essere data
la giusta importanza, si consiglia di chiedere prima se sarà possibile
proiettarlo.
Nella sezione Bisogni Formativi
Futuri il docente dovrà fare un' autovalutazione su quali sono gli aspetti
della propria professionalità da potenziare, per progettare un proprio piano di
sviluppo professionale e definire gli ambiti tematici della formazione permanente
che intende approfondire nei prossimi anni di servizio.
Il docente deve selezionare
uno o più voci tra gli ambiti tematici, che ritiene utile e da approfondire
per il proprio sviluppo professionale, in modo da delineare quali
percorsi formativi potrebbe intraprendere il docente in coerenza con i propri
bisogni formativi e con il PTOF della propria scuola.
Gli ambiti sono già riportati
nella sezione della piattaforma INDIRE e dovranno essere indicati selezionando
la voce specifica (risposta multipla), come indicato nell’esempio riportato di
seguito.
A questo
punto dovrà scrivere con un testo di massimo 2000 caratteri (spazi inclusi),
per motivare la propria scelta.
In
questo caso si intende la formazione futura, quindi non quella relativa ai
laboratori frequentati durante l’anno di prova, ma la formazione permanente
strutturale della professione docente in servizio.
Ogni
docente può scegliere quindi in base alle sue esperienze e soprattutto
ai suoi bisogni, quali tematiche approfondire e che tipo di
attività vorrebbe svolgere nel corso della formazione.
A
titolo di esempio abbiamo riportato una descrizione elaborata da noi
su tre tematiche. Non è quindi un documento ufficiale, ma è da
intendersi come un momento di confronto con i colleghi che stanno
affrontando l'anno di prova.
ESEMPIO SVOLTO
Negli
ambiti tematici proposti quali sono i contenuti che ritieni di voler
sviluppare/approfondire nel prossimo futuro sia in relazione ai tuoi interessi
personali, sia alle richieste di miglioramento della tua scuola (espresse dal
PTOF e relative al tuo specifico ruolo)?
Inclusione
degli alunni con Bes, DSA e disabilità
Inclusione
sociale e dinamiche interculturali
Didattiche
delle discipline
Curricolo
di educazione civica
Metodologie
e tecnologie per la didattica digitale
Competenze
digitali degli studenti
Gestione
delle istituzioni scolastiche in fase di emergenza
Valutazione
finale degli apprendimenti
Gestione
della classe e problematiche relazionali
Contrasto
alla dispersione scolastica
Percorsi
per le Competenze Trasversali e l’Orientamento
Altro:
Evidenzia
la motivazione delle scelte facendo riferimento sia a quelle di carattere più
personale che a quelle sostenute dalle “richieste della scuola” in relazione al
PTOF e/o al ruolo che svolgi dentro la scuola stessa.
(Max 2.000 caratteri spazi inclusi)
INCLUSIONE
In questi anni di insegnamento
ho capito che la professionalità di un docente va curata e alimentata in
modo permanente.
Ritengo che il tema
dell’inclusione sia di grande rilevanza, perché, sempre più frequentemente, i
docenti del consiglio di classe si trovano a progettare percorsi calibrati su
singoli studenti, che presentano particolari situazioni di disagio.
A tale scopo risulta
fondamentale, non solo individuare quali strumenti compensativi e dispensativi
siano più adeguati a ciascun alunno con Bisogni Educativi speciali, ma anche
quali siano le metodologie didattiche più opportune per favorire
l’apprendimento e l’inclusione.
DIDATTICA
DIGITALE
Nonostante mi senta abbastanza
capace nell’uso della tecnologia, sia nella didattica sia nella gestione dei
rapporti e della condivisione con i colleghi, credo che dovrò aggiornare
costantemente le mie competenze in questo campo, in quanto i cambiamenti
sono velocissimi e portano a innovazioni continue. In oltre da quest’anno
la didattica digitale è stata inserita anche nel PTOF.
GESTIONE
EMERGENZE
Negli ultimi due anni la
pandemia ha messo a dura prova tutto il sistema scolastico: a partire dai
Dirigenti che hanno dovuto prendere decisioni molto importanti e spesso
sofferte per organizzare al meglio la scuola e garantire il servizio pubblico,
continuando con i docenti che hanno dovuto imparare con autoformazione e mezzi
propri ad utilizzare una didattica digitale, per non parlare degli alunni che hanno subito isolamento,
riportando gravi carenze didattiche e ancor più gravi problematiche di
socializzazione e psicologiche. Pertanto penso che ampliare le mie
conoscenze in questo campo possa essere utile per tutta la comunità scolastica.