sabato 29 giugno 2019

Anno di Prova 2019: Adempimenti finali del tutor e del comitato di valutazione


In questi giorni si stanno convocando nelle varie scuole i rispettivi comitati di valutazione per la conferma in ruolo dei docenti in anno di prova e FIT.

Cosa deve fare il tutor?

Al termine dell’anno di prova, dopo aver svolto il Peer to Peer e compilato gli eventuali moduli che la scuola o l’organizzazione territoriale (Ambito, USR ecc) ha richiesto il tutor deve:



In alcune scuole, inoltre, sono state date al tutor delle schede di osservazione  da utilizzare nel corso dell'attività del Peer to peer (non obbligatorie). Anche queste andranno consegnate in segreteria o direttamente al Dirigente Scolastico.

Tra gli esempi di format per le relazioni finali del tutor INDIRE ne propone  diversi tra cui:

- un modello di tipo discorsivo disponibile a questo link ;
 - un modello più schematico, disponibile a questo link, in quanto bisogna solo compilare una griglia seguendo gli indicatori forniti.
Tutor FIT
Per i Tutor dei docenti al III anno FIT l'USR Piemonte ha proposto questo modello di relazione finaleModello Relazione Tutor
 

Cosa deve fare il Comitato di Valutazione?

Il comitato di valutazione (formato dal Dirigente Scolastico, 3 membri del comitato, allargato al tutor del docente neoimmesso) si riunisce in un'apposita seduta per la conferma in ruolo dei docenti in anno di prova. Prima della seduta e/o nel corso della stessa, il Comitato:

  • Esamina il Portfolio e gli eventuali altri documenti prodotti dal docente neoimmesso o con passaggio di ruolo; 
  • Esamina l'istruttoria prodotta dal tutor;
  • Partecipa al colloquio orale del docente in prova, ponendo anche eventauli domande;
  • Esprime un parere del quale il dirigente Scolastico dovrà tenere conto per la definizione del giudizio finale relativo al superamento dell'anno di prova.



Per i criteri di valutazione, griglie e modelli di relazione è possibile consultare questo link: 

Comitato di valutazione Anno di Prova: da chi è composto, cosa fa, come si svolge il colloquio, elementi di valutazione e chi emette il giudzio

 

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Peer to Peer Anno di Prova 2019: in cosa consiste, quante ore, quando, cosa deve fare il tutor 

Apertura Piattaforma INDIRE per Tutor

 

 





domenica 23 giugno 2019

Esame di maturità: Esempi di simulazioni del materiale da mettere nelle buste

 

Si avvicina il colloquio orale dell'esame di stato, che preoccupa gli studenti in quanto è una nuova prova.

I docenti dovranno preparare le buste le quali dovranno contenere del materiale  che sia da spunto per il colloquio.

Per aiutare i maturandi a familiarizzare la modalità delle buste essenziale per svolgere il colloquio orale, il sito internet Skuola.net propone delle simulazioni di discorso interdisciplinare, collegando le diverse materie in base ad alcuni spunti possibili che potrebbero capitare nelle buste

Consulta i link per visualizzare i  diversi percorsi multidisciplinari proposti:
  
Altre simulazioni proposte da Dima Scuola:

Il concetto di infinito: letteratura (Leopardi), matematica (funzioni), scienze (universo), filosofia, economia, arte (Dalì, Escher), architettura.



La Crisi: letteratura (tutto l'800 italiano e straniero),  arte, diritto, economia, scienze, matematica/geometria.

Sezione in aggiornamento

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Esame di stato 2019: dossier sul colloquio Orale



di Clelia di Maio 

Dalla settimana prossima i maturandi affronterano la prova che temono maggiormente: il Colloquio Orale. 
Il colloquio orale del nuovo esame di stato si svolge con modalità completamente diverse rispetto a come è stato negli anni passati, così come riportato nelle indicazioni operative


Fasi del Colloquio Orale

Da quest’anno il colloquio orale prevede 4 momenti:
  • L’avvio dai materiali della famosa “busta” con discussione di tipo pluridisciplinare;
  • L’esposizione attraverso una relazione e/o elaborato multimediale dell’esperienza svolta nei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, adesso denominati “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”;
  • Accertamento delle conoscenze e competenze maturate nell’ambito della “Cittadinanza e Costituzione”;
  • Discussione delle prove scritte.

Punteggio, indicatori e griglie di valutazione

Al colloquio sono assegnati un massimo di 20 punti.
Non è stata proposta un griglia nazionale, in modo da adattare la valutazione alle diverse esigenze specifiche.
Secondo le indicazioni fornite dai Tecnici del MIUR negli incontri Ufficiali sull’Esame di stato, che si sono tenuti in diverse Regioni d’Italia, si consiglia di utilizzare una Griglia “integrata” e non divisa in “sezioni”.
Gli indicatori saranno riferiti agli obiettivi indicati in termini di competenze abilità e conoscenze.

Preparazione delle buste

Una delle novità di questo anno scolastico è la predisposizione del materiale da mettere nelle buste che verranno proposte ai candidati al momento del colloquio orale. Il colloquio, infatti, secondo l’art 19 dell’OM 205/2019 prenderà avvio a partire dai materiali che costituiscono, quindi, solo spunto di partenza. Il colloquio si dovrà sviluppare in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del PECUP. 

Quali materiali

La scelta dei materiali per il colloquio è normativamente affidata in via esclusiva alla commissione d’esame (nota MIUR 20182 del 6 maggio 2019) e ha l’obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline
La commissione, quindi, si riunirà in un’apposita sessione preliminare e sceglierà i materiali tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida (art 19 comma 3 OM 205/2019).

Esempi di simulazioni del materiale da mettere nelle buste

Quante buste

Dovranno essere preparate tante buste quanti sono i candidati maggiorate di 2.
Esempio 15 candidati: si preparano 15+2= 17 buste.


Cosa può contenere la busta:


TESTI  (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera)
DOCUMENTI (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte; ma anche grafici, tabelle con dati significativi ……..)
ESPERIENZE E PROGETTI (es.: spunti tratti dal documento del 15 maggio )
PROBLEMI (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali) 


Cosa non deve contenere la busta: 


Domande, serie di domande, argomenti, riferimenti a discipline

Come viene effettuata la scelta della Busta?

Al candidato vengono proposte 3 buste scelte dalla commissione. Il candidato ne sceglie una e la firma. Poi la apre e ne esamina il contenuto.
Le altre due buste vengono riposte insieme alle altre non ancora scelte, mentre la busta scelta dal candidato verrà poi eliminata.

Conduzione del colloquio

E’ compito della commissione condurre il colloquio equilibrando sia i tempi per ogni sezione sia il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando una rigida separazione tra queste.
Di solito un colloquio orale si dovrebbe orientare sui 50/60 minuti.

Come si costruisce il percorso durante il colloquio


Il candidato verrà chiamato ad analizzare un materiale che non gli è preventivamente noto. Pertanto, il percorso si costruisce «in situazione», con una personalizzazione.
Al candidato viene richiesto di analizzare un materiale che sia non solo attinente al percorso formativo, ma anche adatto a trarre spunti interdisciplinari.
Il percorso verrà costruito “in situazione” da ogni alunno, in quanto lo stesso materiale potrebbe portare alla discussione di tematiche diverse o con taglio diverso. Infatti il materiale proposto dovrà consentire al candidato, sulla base delle conoscenze e abilità acquisite nel percorso di studi, di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento del materiale stesso.
Non è obbligatorio il coinvolgimento di tutte le discipline in questa fase, anche se è fondamentale che il percorso abbia carattere interdisciplinare. Le eventuali discipline che non hanno trovato stretta attinenza in questo momento, si inseriranno man mano nel corso dell’intero colloquio.

Esempi di simulazioni del materiale da mettere nelle buste


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sabato 22 giugno 2019

Assegnazioni provvisorie: presentazione domanda dal 9 al 20 luglio. Valide anche per neoimmessi in ruolo e docenti in III anno FIT.



Il MIUR pubblica il 20 giugno la nota che anticipa alcune caratteristiche delle Assegnazioni Provvisorie per il 2019. 


Le domande potranno essere presentate dal 9 al 20 luglio, dai docenti che ne hanno i requisiti (art 7 CCNI utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie).


COME PRESENTARE DOMANDA

Il personale docente dovrà presentare domanda online tramite l’apposita sezione del portale Istanze online.


I docenti assunti su III anno FIT ex DDG 85/2018, potranno presentare domanda, ma solo le GMRE sono state pubblicate entro il 31 agosto e ne hanno i requisiti. In tal caso la domanda verrà presentata in forma cartace.
Tali docenti sono nella sequenza di operazioni di assegnazione provisoria, saranno in coda.


I docenti neoassunti potranno fare domanda di Assegnazione provvisoria, indipendentemente dallo svolgimento o meno del Comitato di valutazione (Commissione di valutazione per i docenti FIT).


I docenti che vorranno chiedere Assegnazione Provvisoria presso i Licei Musicali e coreoceutici le domande saranno presentate in forma cartacea.


Si potrà chiedere una sola provincia con 15 preferenze per le scuole secondarie di I e II grado e 20 preferenze per infanzia e primaria.

Si possono indicare:

  • scuole (preferenze puntuali);
  • comuni, distretti e provincia (preferenze sintetiche



Esiti

Gli esiti delle assegnazioni dovranno essere pubblicati entro il 31 agosto 2019, così da consentire la presa di servizio già dal 2 settembre (dato che quest’anno il I settembre è domenica).


Per chi avesse dubbi o domande da fare può postarle qui nei commenti oppure sulla pagina Facebook Dima Scuola







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