giovedì 25 aprile 2019

Soluzioni transitorie per i precari: questione "36 mesi” e “percorsi selettivi”




Questione soluzioni transitorie per il Precariato scolastico. 
I docenti di III fascia si stanno battendo dall'inizio dell'Anno Scolastico per vedersi riconosciuta l'esperienza "sul campo", per avere la famosa fase transitoria promessa per l'immissione in ruolo. Ad oggi qualcosa sta cambiando, ma permandgono grossi dubbi e criticità.


Posto che verranno costituti dei tavoli tecnici per definire con precisione le modalità con cui verranno attuati gli accordi presi tra il Governo e le organizzazioni sindacali, nel documento d’intesa del 24 aprile 2019 è riportato:In via transitoria il Governo si impegna a prevedere altresì percorsi abilitanti e selettivi riservati al personale docente che abbia una pregressa esperienza di servizio pari ad almeno 36 mesi, finalizzati all’immissione in ruolo”.


Di questa affermazione sono 2 i nodi cruciali che emergono:


1) Servizio pari a 36 mesi: i sindacati parlano in generale di 3 annualità, nel documento è scritto 36 mesi; il governo continua a fare riferimento ai posti “vacanti e disponibili”. 
A questo punto resta il dubbio se le 3 annualità comprenderanno anche i 180 x3, oppure saranno rivolti solo agli incarichi al 31/08 come già il governo aveva proposto nel disegno di legge N 355/2018, (comunicato alla Presidenza il 9 maggio 2018).


2) Percorsi selettivi: ci sarà una selezione in ingresso? Dai comunicati sindacali pare di sì. Bisognerà capire se la selezione sarà in base al numero di posti a TI disponibili (come sembra sia volontà del governo), oppure in base ad un punteggio minimo necessario per superare la/le prove.


Bisogna, inoltre, ricordare che i docenti che attualmente lavorano con incarichi da III fascia di GI, se non riescono ad accede a questo percorso transitorio e non riescono a superare il famigerato “concorsone”, si vedranno scavalcati, per l’attribuzione delle supplenze, da coloro i quali avranno superato il concorso anche senza alcuna esperienza di servizio. Tali “aspiranti”, infatti, saranno abilitati e potranno accedere alla II fascia di GI.

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martedì 16 aprile 2019

TFA sostegno: Ancora segnalazioni sulle prove. Lettera



Continuano le segnalazione di anomalie da parte di coloro che hanno sostenuto, o avrebbero dovuto sostenere la prova del  nelle varie Università italiane.
La fretta con la quale sono state organizzate le sessioni ha compromesso lo svolgimento e probabilmente l'esito delle prove in diversi casi. 
A pagare i danni sono sempre i precari che tentano il tutto per tutto per avere un posto di lavoro, che peraltro già occupano, ma a Tempo determinato da anni.

Lettera

Segnalo cosa accaduto nel pomeriggio di ieri.
Siamo interdetti e sconcertati dal test preliminare per l' accesso al TFA per la scuola secondaria di secondo grado, tenutosi il 16 aprile alle ore 16:30 presso XXX. 
Il test non ha rispecchiato seriamente e fedelmente le competenze che avrebbe dovuto verificare, relative a: "empatia, intelligenza emotiva, creatività, pensiero divergente, competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche". Argomenti marginalizzati se non inspiegabilmente ignorati. È stato invece un test incentrato su fantomatiche "conoscenze di cultura generale" che generale non è, in quanto in alcuni casi proveniente da ambiti di conoscenza piuttosto settoriali e casuali, in altri da un'area più specificatamente scientifica

Ci chiediamo a cosa sia valso il nostro impegno di studio e approfondimento, spesso febbrile, visti i tempi a disposizione e la complessità delle tematiche
Ci chiediamo inoltre quale garanzia di valutazione oggettiva dei test si possa presumere visto il mancato imbustamento finale dei test completati da parte dei candidati, in considerazione della possibilità di correzioni ulteriori così come legittimato dal regolamento.

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Soprannumerari: moduli, comunicazione al docente, come condizionare la domanda, scelta delle sedi




Per essere “dichiarati” soprannumerari bisogna aspettare la comunicazione ufficiale.
A differenza degli anni scorsi, quest'anno le comunicazioni avverranno per tutti gli ordini di scuola più presto e quindi nei prossimi giorni.


Comunicazione al Docente della condizione di soprannumero (perdente posto)


L'USP comunicherà ad ogni scuola l'organico per il 2019/2020 (ossia il numero di docenti per ogni materia) prima della pubblicazione dei trasferimenti. Se il numero di posti risulta minore rispetto ai docenti attualmente titolari, c'è una situazione di esubero.

Ad esempio: consideriamo che in una scuola primaria ci sono quest'anno 20 docenti titolari; quando tra qualche mese l'USP comunica l'organico per il 2019/2020 i posti non sono più 20, ma 18. In questo caso, gli ultimi due docenti della Graduatoria Interna d'Istituto risultano in esubero ossia soprannumerari.

A questo punto la scuola comunica ai docenti individuati di essere in esubero; tali docenti, entro 5 giorni dalla comunicazione dell'organico, devono inoltrare domanda di mobilità, sia se l'avevano già fatta, sia se non l'avevano presentata.
Qualora non la presentassero sarebbero assegnati d’ufficio nella prima sede disponibile.

Moduli domanda di mobilità obbligatoria cartacea

A differenza della domanda di mobilità "volontaria", la domanda di mobilità per i soprannumerari si presenta caratacea alla proria scuola entro 5 giorni dalla comunicazione ufficiale.
I moduli per i diversi ordini di scuola sono presenti sul sito del MIUR: Modulistica-Mobilità
I mobuli vanno scaricati, stampati, compilati  e consegnati in segreteria.


Mobilità Condizionata

Nel caso di domanda obbligatoria si può decidere di "condizionare" la domanda.

In questo caso bisogna inserire come prima tra prima la scuola dove si è risultati perdenti posto (in esubero) sulla quale si ha precedenza, cioè se si libera un posto nella scuola di titolarità per effetto di un trasferimento o passaggio, il docente in esubero ha la priorità sugli altri docenti che hanno scelto quella scuola nella domanda di mobilità, anche se ha punteggio più basso.

Nel caso, in cui questa preferenza fosse soddisfatta o comunque vada a cadere la condizione di soprannumerarità nella propria scuola, la domanda di mobilità verrebbe "annullata".

Per condizionare la domanda bisogna rispondere NO nella sezione: DOCENTE SOPRANNUMERARIO (punto 21 per secondaria, punto 26 per infanzia e primaria quando si chiede: "il docente soprannumerario intende comunque partecipare al movimento a domanda?" (vedi figura)



Questo signifca che qualora il docente avesse presentato già domanda di mobilità volontaria (quindi quella su istanze online entro il 5 aprile) il sistema annullerà la domanda volontaria e prenderà in esame quella cartacea.

Partecipazione del movimento a domanda
Se il docente vuole comunque partecipare al movimento a domanda deve invece rispondere SI.

Scelta delle sedi

Si possono scegliere fino a 15 preferenze tra scuole, comuni, distretti, province. La scuola di attuale titolarità va inserita per prima
Se si intendere richiedere anche un comune diverso da quello di titolarità, bisogna inserire prima (nell'ordine delle preferenze) il codice del comune di titolarità, oppure del distretto subcomunale.

Ricordiamo il Dossier sulla mobilità
Mobilità 2019: Da dove comincio? Dossier sulla presentazione della domanda di mobilità.



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Tutto sulla mobilità:

Scelta delle sedi: casi in cui si applica il vincolo triennale

Graduatorie Interne d'Istituto soprannumerari 2019: Cosa sono e chi deve presentare domanda

Graduatorie Interne d'Istituto: Domanda per individuazione soprannumerari. Valutazione del Servizio Preruolo nella graduatoria Interna d’Istituto e nella mobilità a domanda

Mobilità territoriale e mobilità professionale: quali movimenti si possono fare, quali domande compilare, chi può partecipare

Mobilità 2019: cosa scelgo? Scuole Province Distretti comuni?

Mobilità provinciale e interprovinciale. Quale prevale?

Un docente in anno di prova può chiedere il passaggio di cattedra o di ruolo?

Il movimento da posto di sostegno a posto comune non è un passaggio di cattedra, ma una mobilità territoriale. Come compilare la domanda di trasferimento da e su posto di sostegno


Docenti neoimmessi in ruolo e Mobilità 2019

Mobilità 2019: quali modelli allegare

Come caricare gli allegati su Istanze online

 

sabato 13 aprile 2019

Anno di Prova 2018/2019: Attività Didattica Scheda di Progettazione



Da quest’Anno Scolastico l’Attività didattica da caricare sulla piattaforma INDIRE è solo una (mentre gli anni precedenti erano due) e la struttura da compilare è stata semplificata.


La sezione Attività didattica è strutturata in 3 parti: Progettazione, Documentazione e Riflessione, come indicato in questo post: ANNO DI PROVA 2018/2019: ATTIVITA’ DIDATTICA
 

Ricordiamo che è consultabile la versione PDF completa dell'Ambiente online della piattaforma INDIRE per docenti neoimmessi e per passaggio di ruolo.

In questo approfondimento ci dedichiamo alla Scheda di Progettazione


Scheda di Progettazione dell’Attività didattica


La sotto-sezione ospita una Scheda di progettazione dell’attività didattica che comprende domande, alcune aperte e altre chiuse, che consentono al docente di inserire direttamente nell’ambiente le informazioni di progettazione dell’attività (argomento oggetto dell'attività, obiettivi, delle fasi di lavoro e strumenti di valutazione). 

Non bisogna, quindi, caricare alcun file di progettazione, ma compilare la scheda sulla piattaforma.


La progettazione è, quindi, strutturata e bisogna compilare 4 campi nei quali descrivere l’Attività didattica che è stata svolta:

  • Argomento oggetto dell’attività
  • Obiettivi dell’attività
  • Fasi di lavoro
  • Metodi e strumenti per la valutazione

E’ necessario essere molto sintetici in quanto la piattaforma dà a disposizione dei docenti solo 500 caratteri spazi inclusi per la sezione obiettivi. Questo a prima vista può sembrare poco, ma è necessario per condurre il docente a un tipo di progettazione che sia più facilmente fruibile e condivisibile anche nell’ottica della diffusione delle buone pratiche


Una versione Word della scheda è disponibile a questo link: Scheda di Progettazione Attvità Didattica anno di prova 2018/2019

Potrebbe essere utile per strutturare il percorso su Word e poi caricare.



Seguono poi le domande a risposta chiusa a cui bisogna rispondere in funzione sia della propria programmazione che di ciò che si è appreso nel corso dei laboratori formativi.


Correlazione tra Attività didattica e Peer to Peer


Secondo le indicazioni di INDIRE “è auspicabile che l’attività didattica coincida con quella progettata in collaborazione con il tutor, e abbia per oggetto quanto appreso in uno dei laboratori formativi cui hai partecipato, ma non vi sono obblighi: la scelta del tipo di attività da progettare e documentare nell’ambiente online è responsabilità del solo docente in formazione”.


Quindi l’Attività Didattica scelta non deve necessariamente coincidere con le ore del Peer to Peer, ma INDIRE suggerisce di scegliere la stessa attività didattica che sarà osservata nel Peer to Peer in modo da collaborare con il tutor sia nella progettazione dell’attività sia nel suo svolgimento, così da rendere il percorso formativo più coerente.


Di quante ore in classe deve essere l’attività didattica?


INDIRE non fornisce indicazioni sul numero di ore, quindi lascia libero il docente di decidere quante ore di lezione dedicare a questa attività.


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