E’ stato pubblicato in data
18/01/2019 il Decreto 37 che definisce le materie per le prove scritte e orali dell’esame
di stato conclusivo per il secondo ciclo di istruzione (scuole superiori).
Nel decreto
vengono fornite anche delle indicazioni
sulla modalità di svolgimento del colloquio orale, che cambia completamente
rispetto all’anno scorso.
Le prove per il colloquio orale saranno preparate
dalla commissione e sorteggiate dallo studente il giorno della prova. Avranno come oggetto la valutazione delle conoscenze
acquisite nelle singole discipline e la capacità di utilizzarle e metterle in
relazione (conoscenze, competenze abilità). Inoltre il candidato esporrà
con un relazione e/o un elaborato
multimediale i risultati delle esperienze svolte nell’ambito delle competenze
trasversali e per l’orientamento (alternanza scuola/lavoro, orientamento,
ecc) e le competenze acquisite nell’ambito della tematica “Cittadinanza e costituzione”.
Riportiamo di
seguito l’articolo 2 del Decreto 37 del 18/01/2019 in versione integrale.
COLLOQUIO
1.Il colloquio è
disciplinato dall'articolo17, comma 9, del decreto legislativo 13 aprile 2017,
n.62, e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo,
culturale e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato,
secondo le modalità specificate nei commi seguenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare
l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline,
nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in
relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche
la lingua straniera.
Nell'ambito del
colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte
nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento,
previsti dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e così rinominati
dall'articolo 1, comma 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Nella relazione e/o nell'elaborato, il
candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e
a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una
riflessione in un'ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di
tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma. Per
il candidato esterno, la commissione tiene conto anche delle eventuali
esperienze di cui sopra o ad esse assimilabili che il candidato può presentare
attraverso una breve relazione e/o un elaborato multimediale.
Parte del
colloquio è inoltre dedicata alle
attività, ai percorsi e ai progetti svolti nell'ambito di «Cittadinanza e Costituzione»,
inseriti nel curriculum scolastico secondo quanto previsto all'articolo 1 del
decreto legge 1 settembre 2008, n.137, convertito con modificazioni dalla legge
30 ottobre 2008, n.169, illustrati nel
documento del consiglio di classe e realizzati in coerenza con gli obiettivi
del PTOF.
Svolgimento dle colloquio
2. Il colloquio
si svolge a partire dai materiali di cui
al comma 1 scelti dalla commissione, attinenti alle Indicazioni nazionali per i
Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, in un'unica
soluzione temporale e alla presenza dell'intera commissione. La commissione
cura l'equilibrata articolazione e
durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline,
evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Affinché tale
coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni
conducono l'esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la
normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati
relativi alle prove scritte.
Scelta dei materiali da parte della commissione
3. La scelta da
parte della commissione dei materiali di cui al comma 1 da proporre al
candidato ha l'obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline. Nella predisposizione
degli stessi materiali, da cui si sviluppa il colloquio, la commissione tiene conto del percorso didattico effettivamente
svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al
fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte,
sempre nel rispetto delle Indicazioni nazionali e delle Linee guida.
CLIL
4. Per quanto
concerne le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL) veicolata
in lingua straniera attraverso la metodologia CLIL, il colloquio può accertarle
in lingua straniera qualora il docente della disciplina coinvolta faccia parte
della commissione di esame in qualità di membro interno.
Preparazione delle prove e sorteggio
5. La
commissione d'esame dedica un'apposita sessione alla preparazione del
colloquio. Nel corso di tale sessione, la commissione provvede per ogni classe,
in coerenza con il percorso didattico illustrato nel documento del consiglio di
classe, alla predisposizione dei materiali di cui al comma 1 da proporre in
numero pari a quello dei candidati da esaminare nella classe/commissione
aumentato di due. Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali
sulla base dei quali verrà condotto il colloquio. Le modalità di sorteggio
saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a
diversi candidati.
Studenti disabili
6. Il colloquio dei candidati con
disabilità e disturbi specifici di apprendimento si svolge nel rispetto di
quanto previsto dall'articolo 20 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.
Punteggio per la prova orale
7. La
commissione dispone di venti punti per la valutazione del colloquio. La
commissione procede all'attribuzione del punteggio del colloquio sostenuto da
ciascun candidato nello stesso giorno nel quale il colloquio viene espletato.
Il punteggio viene attribuito dall'intera commissione, compreso il presidente,
secondo i criteri di valutazione stabiliti in sede di riunione preliminare.
EsaBac
8. Per i
candidati delle classi/commissioni interessate dal Progetto EsaBac si rinvia a
quanto specificato nel decreto ministeriale 8 febbraio 2013, n. 95. Ai sensi
dell'articolo 3, comma 2, del decreto ministeri ale n. 95/2013, il Presidente
della commissione può autorizzare la collaborazione di personale esperto, per
la valutazione della prova scritta della disciplina della storia, quale il docente
conversatore di lingua, già utilizzato durante l'anno scolastico. Parimenti,
per l'EsaBac techno, trova applicazione l'articolo 4, comma 2, del
decreto ministeriale 4 agosto 2016, n.614
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