mercoledì 23 gennaio 2019

La piccola fiammiferaia oggi



di Giuliana Artuso 

In queste mattine fredde quando vedo il fiato che si condensa e i finestrini e le vetrine appannate vado con il pensiero a chi non ha una casa calda, a chi non ha vestiti morbidi e avvolgenti, a chi non ha calore di affetto e di amicizia.

Lo so sembra retorica mentre continuo a correre per le mie faccende sostanzialmente indifferente ma mi torna in mente quella dolce e terribile fiaba antica: "la piccola fiammiferaia".

Oggi non si racconta più per non turbare i bambini che pure, spesso, vedono agli angoli mamme e bambini sopportare il freddo e gli stenti. Quanto ci siamo commossi da piccoli, quanto dovremmo commuoverci ancora oggi per le tante fiammiferaie che popolano le nostre strade.

Non basta incolpare lo Stato, non basta allargare le braccia perché non possiamo star dietro al bisogno che ci circonda e che tentiamo di dimenticare. E' vero non possiamo sostenere e sollevare il dolore del mondo ma possiamo almeno guardarlo, poi se ci sono gli occhi verrà dietro anche il cuore, poi se il cuore è capace di muoversi verranno dietro anche le idee e il fare.

Dare per scontate le povertà e le solitudini non ci soddisfa, non ci rende tranquilli. Quell'amaro che ricacciamo in gola alla vista di troppe miserie lasciamo invece che ci resti in bocca, sentiamone il sapore è una medicina: aiuta a guarire l'anima.

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2 commenti: