I docenti precari di III fascia ancora una volta si sentono invisibili agli occhi di un governo che modifica di anno in anno i requisiti e le modalità per consentire l’assunzione a tempo indeterminato. Sono docenti che da anni occupano posti disponibili fino al 30/06, permettendo il regolare svolgimento delle lezioni e acquisendo così esperienza e professionalità sul campo, ma che non vengono valorizzati dalle riforme del reclutamento.
Sostenuti
dalla CGIL, una delegazione di docenti precari di III fascia con servizio ha
presentato le istanze della propria categoria al MIUR in occasione del Sit-in
del 20 Dicembre: “Non è cambiato nulla. Siamo precari e rimarremo tali. Ci
chiamano bamboccioni, ma in realtà paghiamo camere in affitto per lavorare e
mantenerci a centinaia di Chilometri da casa”, afferma Licia Ricci, docente
precaria e Amministratrice del gruppo facebook “Docenti terza fascia con servizio”. “Abbiamo capito che queste sono semplicemente scuse, in quanto
l’orientamento è quello di farci sostenere un concorso selettivo insieme ai
neolaureati, senza distinzione, quando i nostri colleghi che in passato hanno
svolto diversi anni di servizio, hanno avuto la possibilità di abilitarsi senza
selezione e di fare l’attuale concorso non selettivo bandito nel 2018 per
entrare in ruolo.
Tale
possibilità a noi, che svolgiamo le stesse identiche mansioni, è stata negata”.
I docenti
chiedono l’attuazione di un percorso abilitante riservato a chi ha almeno 3
anni di servizio che consenta l’accesso alla II fascia delle GI, così come è
avvenuto in passato, e un concorso riservato, parallelamente a un concorso per
aspiranti docenti senza servizio, “previa formazione accademica abilitante”,
fermo restano, quindi, l’attuazione di concorsi ordinari selettivi per chi non
ha servizio.
A questo
link le richieste e le motivazioni dell’istanza completa dei docenti precari con
servizio: Precari III fascia con servizio: nuovo sistema di reclutamento docenti altamente discirminante.
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