domenica 23 giugno 2019

Esame di stato 2019: dossier sul colloquio Orale



di Clelia di Maio 

Dalla settimana prossima i maturandi affronterano la prova che temono maggiormente: il Colloquio Orale. 
Il colloquio orale del nuovo esame di stato si svolge con modalità completamente diverse rispetto a come è stato negli anni passati, così come riportato nelle indicazioni operative


Fasi del Colloquio Orale

Da quest’anno il colloquio orale prevede 4 momenti:
  • L’avvio dai materiali della famosa “busta” con discussione di tipo pluridisciplinare;
  • L’esposizione attraverso una relazione e/o elaborato multimediale dell’esperienza svolta nei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, adesso denominati “Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”;
  • Accertamento delle conoscenze e competenze maturate nell’ambito della “Cittadinanza e Costituzione”;
  • Discussione delle prove scritte.

Punteggio, indicatori e griglie di valutazione

Al colloquio sono assegnati un massimo di 20 punti.
Non è stata proposta un griglia nazionale, in modo da adattare la valutazione alle diverse esigenze specifiche.
Secondo le indicazioni fornite dai Tecnici del MIUR negli incontri Ufficiali sull’Esame di stato, che si sono tenuti in diverse Regioni d’Italia, si consiglia di utilizzare una Griglia “integrata” e non divisa in “sezioni”.
Gli indicatori saranno riferiti agli obiettivi indicati in termini di competenze abilità e conoscenze.

Preparazione delle buste

Una delle novità di questo anno scolastico è la predisposizione del materiale da mettere nelle buste che verranno proposte ai candidati al momento del colloquio orale. Il colloquio, infatti, secondo l’art 19 dell’OM 205/2019 prenderà avvio a partire dai materiali che costituiscono, quindi, solo spunto di partenza. Il colloquio si dovrà sviluppare in una più ampia e distesa trattazione di carattere pluridisciplinare che possa esplicitare al meglio il conseguimento del PECUP. 

Quali materiali

La scelta dei materiali per il colloquio è normativamente affidata in via esclusiva alla commissione d’esame (nota MIUR 20182 del 6 maggio 2019) e ha l’obiettivo di favorire la trattazione dei nodi concettuali caratterizzanti le diverse discipline
La commissione, quindi, si riunirà in un’apposita sessione preliminare e sceglierà i materiali tenendo conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, al fine di considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte, sempre nel rispetto delle indicazioni nazionali e delle linee guida (art 19 comma 3 OM 205/2019).

Esempi di simulazioni del materiale da mettere nelle buste

Quante buste

Dovranno essere preparate tante buste quanti sono i candidati maggiorate di 2.
Esempio 15 candidati: si preparano 15+2= 17 buste.


Cosa può contenere la busta:


TESTI  (es. brani in poesia o in prosa, in lingua italiana o straniera)
DOCUMENTI (es. spunti tratti da giornali o riviste, foto di beni artistici e monumenti, riproduzioni di opere d’arte; ma anche grafici, tabelle con dati significativi ……..)
ESPERIENZE E PROGETTI (es.: spunti tratti dal documento del 15 maggio )
PROBLEMI (es.: situazioni problematiche legate alla specificità dell’indirizzo, semplici casi pratici e professionali) 


Cosa non deve contenere la busta: 


Domande, serie di domande, argomenti, riferimenti a discipline

Come viene effettuata la scelta della Busta?

Al candidato vengono proposte 3 buste scelte dalla commissione. Il candidato ne sceglie una e la firma. Poi la apre e ne esamina il contenuto.
Le altre due buste vengono riposte insieme alle altre non ancora scelte, mentre la busta scelta dal candidato verrà poi eliminata.

Conduzione del colloquio

E’ compito della commissione condurre il colloquio equilibrando sia i tempi per ogni sezione sia il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando una rigida separazione tra queste.
Di solito un colloquio orale si dovrebbe orientare sui 50/60 minuti.

Come si costruisce il percorso durante il colloquio


Il candidato verrà chiamato ad analizzare un materiale che non gli è preventivamente noto. Pertanto, il percorso si costruisce «in situazione», con una personalizzazione.
Al candidato viene richiesto di analizzare un materiale che sia non solo attinente al percorso formativo, ma anche adatto a trarre spunti interdisciplinari.
Il percorso verrà costruito “in situazione” da ogni alunno, in quanto lo stesso materiale potrebbe portare alla discussione di tematiche diverse o con taglio diverso. Infatti il materiale proposto dovrà consentire al candidato, sulla base delle conoscenze e abilità acquisite nel percorso di studi, di condurre il colloquio in modo personale, attraverso l’analisi e il commento del materiale stesso.
Non è obbligatorio il coinvolgimento di tutte le discipline in questa fase, anche se è fondamentale che il percorso abbia carattere interdisciplinare. Le eventuali discipline che non hanno trovato stretta attinenza in questo momento, si inseriranno man mano nel corso dell’intero colloquio.

Esempi di simulazioni del materiale da mettere nelle buste


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