lunedì 17 giugno 2019

Nuovi canali di abilitazione e immissione in ruolo. Quali percorsi sono attualmente in discussione




di Clelia di Maio e Katia Carbonara 
Continuano i tavoli di discussione tra sindacati e MIUR per la definizione di nuovi percorsi per conseguire l’abilitazione e per il reclutamento a tempo indeterminato.

Non è stato ancora pubblicato alcun testo normativo, ma l’11 giugno i sindacati e il MIUR hanno raggiunto un accordo che valorizza i docenti che in questi ultimi anni hanno prestato servizio e che consente allo stesso tempo ai giovani neolaureati e a tutti coloro che non raggiungono i requisiti di servizio di concorrere per l’immissione in ruolo.


Tutte le procedure dovrebbero essere attivate entro il 2019.


Vediamo nello specifico quali sono le proposte e i requisiti di accesso alle varie procedure di abilitazione e/o immissione in ruolo.



PAS: Percorsi Abilitanti Speciali


I PAS sono dei percorsi abilitanti speciali di solito universitari (ma si sta valutando anche la partecipazione delle stesse scuole) che prevedono la frequenza a corsi su diverse tematiche tra cui didattica (generale e specifica della Classe di concorso), normativa scolastica, inclusione ecc. al termine di ciascun corso viene effettuata una prova di verifica.

Di solito è previsto un periodo di tirocinio e una relaziona finale, ma avere certezze sulle attività e sulle procedure bisogna attendere il Decreto ufficiale.


Per partecipare ai PAS bisognerà avere 3 anni di servizio (180 gg x 3) nella scuola statale o nella scuola paritaria o nei percorsi d’istruzione e formazione professionale, limitatamente all’obbligo scolastico.

Potranno partecipare anche i docenti di ruolo se in possesso del titolo di accesso alla specifica classe di concorso richiesta.

Sembra che anche i dottori di ricerca possano partecipare, ma bisogna capire se saranno esonerati dal requisito di servizio.


Non è prevista una selezione in ingresso. Verrà fatta una graduatoria sulla base dei titoli (la tabella di valutazione titoli non è ancora nota). Nel caso in cui le richieste saranno maggiori rispetto al numero di corsisti che può accogliere la sede scelta, verranno organizzati più cicli e i docenti saranno suddivisi sulla base della graduatoria titoli.



Procedura Selettiva Riservata


E’ una procedura finalizzata all’assunzione; verrà quindi svolta solo nelle regioni e per le classi di concorso per le quali ci sono posti vacanti e disponibili per le immissioni in ruolo. Da fonti sindacali sembra che tali posti siano prevalentemente al nord.

Per partecipare bisognerà avere, negli ultimi 8 anni, 3 anni di servizio (180gg x3) nella scuola statale, di cui almeno uno sulla classe di concorso per la quale si concorre.

La procedura prevede:

  • Una prova scritta Computer based (non si sa se a risposta multipla o aperta) selettiva, cioè per superarla ci sarà un punteggio minimo da raggiungere;
  • Una prova orale non selettiva;

La valutazione dei titoli posseduti, per la quale il peso del servizio dovrebbe essere molto rilevante ai fini del punteggio totale (anche se non si conoscono ancora le tabelle di valutazione, né dei titoli, né delle prove).


I vincitori, ossia gli aspiranti che si collocheranno in posizione utile in graduatoria finale conseguiranno l’abilitazione e verranno immessi in ruolo in base ai posti disponibili.

Gli aspiranti che supereranno la prova, ma che non risultano vincitori (idonei), non saranno immessi in ruolo e non si sa se conseguiranno abilitazione o meno, poiché se ne sta ancora discutendo.



Concorso Ordinario


Al concorso Ordinario potranno partecipare tutti glia spiranti in possesso del titolo di studio valido per l’insegnamento (compresi eventuali CFU richiesti dalle tabelle relative alle classi di concorso. Dovranno inoltre avere 24 CFU nelle discipline antropo-psico-pedagogiche.

Il concorso sarà regionale e sarà bandito solo per le regioni e per le classi di concorso per le quali ci saranno posti vacanti e disponibili per le immissioni in ruolo.

Sono previste 3 prove, ciascuna con un punteggio, alle quali si sommerà la valutazione dei titoli posseduti.

Le prove sono:

  • Prova preselettiva computer based: se il numero dei candidati supera un determinato valore (attendere i decreti attuativi);
  • Primo scritto: sulle competenze disciplinari;
  • Secondo scritto: sulle competenze didattiche e antropo-psico-pedagogiche;
  • Prova orale.

Per i contenuti della prova si rimanda al DLeg 59/2016, ma per avere notizie certe bisognerà apsettare il bando.


I vincitori, ossia gli aspiranti che si collocheranno in posizione utile in graduatoria finale, conseguiranno l’abilitazione e verranno immessi in ruolo in base ai posti disponibili.

Gli aspiranti che supereranno la prova, ma che non risultano vincitori (idonei), non saranno immessi in ruolo ma conseguiranno abilitazione.




Ricordiamo che queste informazioni per ora non sono definitive, in quanto si sta ancora discutendo di diversi punti da chiarire. Per avere certezze bisognerà attendere la pubblicazione della normativa ufficiale in merito che ad oggi (17/06/2019) non è stata ancora pubblicata.


Per quanto riguarda i numeri, i posti dovrebbero essere circa 55.000 da dividere tra concorso ordinario e procedura selettiva, ma i numeri potrebbero aumentare in base al "Decreto Crescita" di prossima emanazione
Non resta che attendere ulteriori notizie ufficiali e soprattutto i decreti attuativi e i bandi che fugheranno ogni dubbio.

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