Non si diventa Medici per caso.
Non si diventa Avvocati per caso.
Non si diventa Ingegneri per
caso.
Non si diventa Architetti per
caso.
Non si diventa Commercialisti per
caso.
Tutte queste professioni (e altre
che non ho nominato per non annoiarvi), richiedono una Laurea Magistrale e un'abilitazione
professionale.
Richiedono studio, impegno,
fatica, rinunce, investimenti economici. Non si può improvvisare una professione
del genere.
In Italia il titolo di studio ha
ancora un valore legale e per queste professioni occorre la laurea magistrale.
Allo stesso modo non si diventa
insegnanti per caso. Chi sta nelle graduatorie di III fascia, ha un titolo di
studio per potervi accedere, per ottenere il quale ha fatto lo stesso percorso
di un professionista laureato (della stessa disciplina).
Non ha l'abilitazione perché, a
differenza delle professioni succitate, l'abilitazione non si consegue con il
superamento di un esame di un concorso che si tiene anche 2 volte all'anno.
Diventare
insegnanti può essere una scelta volontaria, un desiderio o una strada che si
percorre perché migliore tra quelle disponibili. Questo non cambia nulla.
I docenti che siano di ruolo, che
siano abilitati, che siano non abilitati hanno tutti gli stessi doveri nei
confronti degli studenti e dello stato. Ma non hanno gli stessi diritti.
Dopo 3 anni di formazione sul
campo, più di un qualsiasi tirocinio (dove le responsabilità del tirocinante
sono inferiori a quelle del lavoratore stabilizzato), i docenti dovrebbero
conseguire l'abilitazione ad honorem. Invece ricevono solo la disoccupazione.
Firmato:
Una Docente di ruolo che
non dimentica di essere stata precaria.
ARTICOLI CORRELATI
Per seguire gli aggiornamenti del Blog , clicca "mi piace" sulla pagina Facebook Dima Scuola, oppure iscriviti al Blog.
ARTICOLI CORRELATI
Nessun commento:
Posta un commento