martedì 7 maggio 2019

Documento del 15 maggio: il consiglio di classe non può indicare i materiali da inserire nelle buste



di Clelia di Maio

Ieri 6 maggio 2019 è stata pubblicata la nota MIUR sul “Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione 2018/2019 –Precisazioni sulle modalità di svolgimento del colloquio”.


Colloquio orale


Nella premessa si precisa che sono state apportate al colloquio importanti innovazioni, al fine di renderlo più coerente con il quadro ordinamentale e per disporre di uno strumento più efficace di verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi e dei traguardi di apprendimento previsti dai profili di ciascun indirizzo.


Pertanto si evidenzia come la prova orale ora non si pone come una ripetizione delle verifiche disciplinari effettuate nel corso dell’anno scolastico (che contribuiranno al voto dell’esame come punteggio relativo al credito), ma come un colloquio del quale viene sottolineata la sua natura pluridisciplinare e integrata e la sua importanza al fine di raccogliere elementi di valutazione significativi sia sul livello di “preparazione” del candidato che sulle sue capacità di affrontare con autonomia e responsabilità le tematiche e le situazioni problematiche proposte.


La finalità del colloquio orale, quindi, è quella di sviluppare una interlocuzione coerente con il profilo di uscita, valorizzando i nuclei fondanti delle discipline, i cui contenuti rappresentano la base fondamentale per l’acquisizione di saperi e competenze.



Documento del 15 maggio


Come indicato nell’OM 205/2019, il materiale che sarà da spunto per l’avvio e lo svolgimento del colloquio orale verrà predisposto dalla Commissione in un’apposita sessione preliminare tenendo conto sia delle Indicazioni Nazionali e delle Linee Guida, sia delle attività indicate nel documento del Consiglio di Classe.


Il Documento del 15 maggio, dunque, assume un'importanza fondamentale per la definizione delle tematiche oggetto del colloquio. 


E’ perciò necessario che tale documento descriva non solo i contenuti svolti, che pure rimangono fondamentali, ma anche l’attuazione della progettazione didattica in termini di attività, progetti, esperienze.


Come precisato nel D.M. n. 37 del 2019e nell’O.M. n. 205 del 2019, in questo contesto, opportuno spazio verrà dedicato ai percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento sviluppati nel corso del triennio, e alle attività correlate a “Cittadinanza e Costituzione”.


Fermo restando il carattere informativo ed orientativo del documento, è bene ricordare che la competenza nella scelta dei materiali per il colloquio è normativamente affidata in via esclusiva alla commissione d’esame. Il consiglio di classe, perciò, descriverà il percorso formativo e didattico che potrà orientare il lavoro della commissione, ma non potrà sostituirsi alla commissione stessa nell’indicare i materiali da utilizzare per lo spunto iniziale del colloquio.


Altre indicazioni sul documento del 15 maggio e sul colloquio orale sono state descritte qui:

Nuovo Esame di Maturità 2019: Colloquio Orale. Istruzioni e Modalità organizzative e Operative. 

 

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