sabato 4 maggio 2019

Concorso docenti: la lotta tra categorie docenti è nociva per tutti. Lettera

  
di Lucia Santarcangelo

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una collega precaria sulla questione del reclutamento dei docenti precari.


Permettetemi di condividere con voi alcune mie considerazioni
Leggo ovunque hashtag di aspiranti docenti che lottano contro i "privilegi" concessi ai docenti con servizio. Vi invito prima di prendere una posizione ad analizzarli. Stiamo parlando di un PAS cioè di un percorso abilitante SELETTIVO alla modica cifra di 3000€ circa (chiamatelo privilegio!) e di una quota di posti riservati per il concorso ordinario.

Dove sta la mancanza di selezione? Dove stanno i privilegi? Nella quota dei posti riservati a coloro che hanno dimostrato di lavorare bene? Non dimenticate che un DS può segnalare un docente che non svolge adeguatamente il suo lavoro.
Questa lotta fra categorie (ahimé non esiste la categoria dei docenti ma diverse categorie di docenti) è nociva per tutti. Invece di mostrare un fronte compatto, unito che si oppone a questi governi i quali stanno giocando con la scuola italiana usandola come una carta di un gioco elettorale, ci dividiamo e assecondiamo partiti che oggi sono protagonisti, un domani probabilmente non ci saranno, e che stanno giocando con il nostro futuro. Stiamo dimostrando che potranno prendere qualsiasi decisione perché non avranno mai l'intera categoria unita in opposizione.
Valorizzare ora il servizio permetterà di valorizzarlo anche domani e con un po' di sacrifici e pazienza non è impossibile raggiungere il requisito 180x3. Dovremmo perciò condividere lo stesso progetto di scuola e garantirlo nel corso del tempo. 
È giusto selezionare, tuttavia diciamoci la verità i concorsi non sono realmente meritocratici, ma puramente nozionistici e non sono al 100% trasparenti. Non sono legati neanche a ciò che realmente serve dal punto di vista professionale. Per esempio è più importante conoscere le opere minori di autori sconosciuti (eh sì perché non possono chiedere quelli comuni altrimenti sarebbe troppo semplice) o dimostrare di saper spiegare in modo chiaro e valido un argomento a una classe considerando il contesto?
Il concorso dovrebbe dimostrare le competenze professionali (le conoscenze le abbiamo dimostrate durante il percorso universitario, se così non fosse dovremmo riformare le università). Sarei la prima a sostenere un concorso del genere. Ahimé non è così perciò non facciamo decidere come andrà la nostra vita (sì la scuola è la nostra vita) a una classe politica che non conosce neanche le leggi che vota. 
Vi invito a consultare le prove dei concorsi precedenti concorsi, così da capire realmente se vale la pena difendere questo concorso e lottare fra di noi piuttosto che con i veri responsabili.


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