Ogni tanto navigando su internet
leggo di diverse proposte riguardanti l'insegnamento su posti di sostegno;
obbiettivo è cercare di garantire continuità didattica agli alunni che hanno
bisogno del sostegno.
Effettivamente come docente ho
visto più alunni cambiare ogni anno docente rispetto a quelli che riuscivano ad
avere continuità. Ma perché? Perché i docenti chiedono il passaggio su posto
comune? Perché i docenti si trasferiscono su posto di sostegno in altra scuola?
Perché cambiano classe nella stessa scuola?
Ripensando
alle esperienze personali ho osservato che la maggior parte dei docenti di
sostegno non erano di ruolo.
Secondo
una stima pubblicata da Orizzonte Scuola in Italia in media il 22% dei posti di
sostegno è in deroga, questo implica che non essendo posti in organico di
diritto non possono essere dati ad immissioni in ruolo e a trasferimenti, ma
solo a provvedimenti annuali. Questi posti, quindi, vengono dati o ad assegnazione
provvisoria/ utilizzazione, anche a docenti di ruolo in altre province, o a
supplenze fino al termine delle attività didattiche. Dato che questi posti non
sono stabili è più facile che siano soggetti a cambiamento degli insegnanti.
Addirittura
in Campania il posti in deroga sono circa il 30%, dato che secondo me te de ad
aumentare nel corso dell'anno in seguito a deroghe che sopraggiungere
successivamente. Questo significa che ogni 3 docenti di sostegno in una scuola
circa 1 non è titolare.
A questo
punto invece di proporre vincoli che siano più lunghi (ad esempio la proposta
del vincolo a 10 anni), oppure legati al singolo alunno (proposta di vincolare
il docente all'alunno per tutta la durata del percorso di studi), a mio avviso
per garantire continuità agli alunni bisognerebbe garantire il posto ai
docenti, assumendo a tempo indeterminato su tutti i posti disponibili.
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Ruolo su sostegno: una scorciatoia?
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